SERATA CON EDOARDO ROSSI

MERC. 13 OTTOBRE 2010,
Temi Trattati: Tambao e risultati nel tempo, interventi sull’acero in autunno.

Il Tambao…

è la tecnica per ridurre le dimensioni dell’ago e compattare la chioma;alcune aghifoglie riducono naturalmente l’ago es. pino pentafilla, il pino nero necessita invece di questo intervento.

La pianta deve essere in perfetta forma e vigoria con crescita equilibrata in tutte le sue parti e vigoria evidente nella forma e consistenza dell’ago.

L’ago deve essere turgido,diritto, verde scuro e le gemme apicali devono essere in numero superiore a due, lunghe e ben conformate.
Il Tambao serve a costruire l’ago piccolo per l’anno in corso con effetti anche il secondo anno; essendo un intervento molto stressante per la pianta può essere fatto solo ogni 4 o 5 anni pertanto va programmato l’intervento per avere ogni 4 5 anni la pianta con l’ago giusto.

L’operazione va fatta nel mese di giugno a seconda dello stadio di crescita della pianta cioè quando le candele sono aperte ed è completata la struttura nuova degli aghi.

Si effettua sul germoglio una potatura drastica eliminando tutta la crescita nuova lasciando 5-6 coppie di aghi a seconda della vigoria, la pianta produrrà nuove gemme durante l’estate e delle stesse verranno eliminate quelle deboli lasciando circa due gemme sul germoglio.

Gli aghi dell’anno precedente servono per spingere la vegetazione alla ripresa e serve preparare l’intervento concimando bene da marzo a giugno per dare energia alla pianta.
La pianta trattata a Tambao va lasciata in pieno sole, se il clima estivo divenisse troppo torrido si può operare un 50% di ombreggiamento.

Altra cosa è la pinzatura delle candelead aprile maggio: questa serve per equilibrare la chioma e controllare la crescita.

Secondo tema l’acero:

è una pianta vigorosa e generosa, teme il caldo, la varietà burgerianum teme il freddo; l’acero cicatrizza bene ed è facile all’innesto.
Per costruire il nebari a raggiera si può usare la tecnica del lamierino.

La potatura per sostituzione apici si fa in autunno o primavera con il rinvaso; la stagione giusta per la margotta è a inizio vegetazione metà marzo e aprile.
È utile nel costruire un bonsai di acero operare per tappe,iniziando con il nebari e quando questo sara’ ottimale concentrandosi sulla parte superiore.
Le radici si possono costruire con la margotta, con l’innesto di radice o facendo crescere la pianta con la tecnica del lamierino sulle radici.

Sull’apparato radicale va fatta una manutenzione eliminando quelle troppo grosse o deformate usando gli stessi criteri della manutenzione della chioma.
La potatura di formazione su aceri in vaso va fatta in autunno; non serve il mastice sulle ferite avendo l’acero un’ ottima cicatrizzazione spontanea.

La cicatrice va levigata seguendo la forma del tronco o ramo, non fare taglio incavo, ma all’opposto leggermente abbondante, proteggendo poi con foglio di alluminio adesivo.
Anche nella formazione della chioma è in uso e di facile uso l’innesto di rami.

Appendice: la tecnica del lamierino consta nel coltivare la pianta giovane inserendola nel foro di un lamierino all’altezza del piede; il diametro del foro sarà leggermente superiore al diametro del tronco. Crescendo la pianta, l’ostacolo del lamierino la obbligherà ad abbandonare il palco radicale iniziale e sviluppare un nuovo apparato radicale sopra il foro e generalmente sarà a raggiera, di diametro omogeneo e ben conformato. Alla fine dell’operazione si taglieranno le vecchie radici tenendo il nuovo apparato radicale.
Il Club ringrazia anticipatamente Edoardo ed invita tutti a visitare il suo sito www.edoardorossibonsai.it.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Link alla galleria fotografica dell’ evento.

Facebookpinterestmail

About the author: Admin

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.