TAXUS BACATA
Da pianta da giardino a Bonsai ecco come
FASE 1
DAL CAMPO AL VASO
La pianta che sto per trattare è stata acquistata in vivaio circa quattro anni fa ed era coltivata in pieno campo.
Aveva una ramificazione che toccava quasi i due metri e non era altro che un grosso cespuglio fitto di vegetazione e a mala pena si riusciva a intravedere quella che poteva essere la base del tronco.
Una volta portata a casa, ho eliminato quattro grossi rami, ho tagliato le radici più grosse ed è stata collocata all’interno dei un grosso ciotolone in plastica, utilizzando come substrato 100% pomice di due granulometrie, una grossa per il fondo del vaso al fine di ottenere un buon drenaggio ed una granulometria più fine per ricoprire bene tutte le radici (quelle poche che erano rimaste!).
Dopo due anni di coltivazione il tasso è stato spostato all’interno di un vaso più piccolo (Aprile 2008).
Durante il rinvaso ho avuto modo di constatare che l’apparato radicale era ben formato, una miriade di barbatelle, ho eliminato le restanti grosse radici rimaste, un po’ della vegetazione superflua ed ho lasciato che la pianta si riprendesse gradualmente collocandola in un primo momento a mezz’ombra e poi al sole, innaffiandola e concimandola regolarmente con BIO GOLD.
FASE 2
LA LEGNA SECCA
A settembre del 2008 ho deciso di iniziare a lavorare la parte secca del tronco anche perché l’ispirazione non mi era ancora venuta e non riuscivo a decidere quale potesse essere il fronte o che stile scegliere.
Per lavorare la legna secca ho utilizzato una grossa fresa a collo lungo.
Prima di iniziare a fresare ho disegnato sul tronco, utilizzando dei gessetti, la silhouette che avrebbero dovuto avere i jin e gli shari
Ho protetto la terra del vaso con dei fogli di PVC per evitare che la segatura, causata dalla fresatura, cadesse all’interno.
FASE 3
L’IMPOSTAZIONE
Gennaio 2009
Era già da diversi giorni che guardavo il mio tasso sui banchi del mio giardino ed una fredda domenica di Gennaio decido di completare l’opera.
Sentivo di aver trovato l’ispirazione (Speriamo bene!!!).
Qui di seguito ci saranno le foto di come si presentava la pianta prima di essere filata ma con parte della legna secca lavorata.
Ho utilizzato del mastice protettivo attorno lo shari per proteggere la vena viva della pianta.
Ho effettuato la fresatura dei Jin apicali e rifinito lo shari sulla parte sinistra del tronco.
Inizia la filatura e la scelta dei rami.
Verso l’apice la ramificazione è troppo abbondante e necessita uno sfoltimento.
I rami grossi del tasso anche se elastici necessitano della rafiatura.
La rafia viene immersa in acqua calda per farla ammorbidire e viene avvolta attorno i rami che dovranno essere piegati.
Solitamente, per piegare i rami più grossi utilizzo il filo di rame che rispetto a quello di alluminio ramato ha una resistenza maggiore.
Il filo viene passato su tutti rami.
Quello che sarà il primo ramo necessita di una forte piegatura verso il basso, per fare ciò ho utilizzato anche l’aiuto di un tirante e per avvicinarlo al tronco lo fisso al primo jin.
Essendo il primo step di impostazione su questa pianta, mi limiterò ad sistemare i rami principali e quelli di profondità, per l’apiceci rivedremo fra un pò di tempo, per il momento lo lasciamo così.
TO BE CONTINUED…….
In questa primavera perfezionerò i Jin e gli Shari, le parti secche verranno trattate con il liquido sbiancante (Liquido Jin), attenderò che i palchi si infoltiscano e fra un paio d’anni verrà posizionato in un bel vaso Bonsai.
(testo e foto di Antonio De Gennaro)
Studente Scuola D’arte Bonsai
Bonsai Club Conegliano.
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Ezio Da Ros - 9 Marzo 2017 at 20:47
Bellissimo lavoro vorrei vederlo più avanti con gli anni